SICILIA - Albanesi
L'albanese è parlato da numerose, piccole comunità distribuite in diverse province dell'Italia meridionale. Esse sono il risultato di successive immigrazioni dai Balcani svoltesi principalmente nel corso di due secoli (XV-XVII). Alla base di queste immigrazioni vi sono eventi bellici nel Meridione, che hanno richiamato molti albanesi come uomini d'arme, e fenomeni di declino demografico della medesima area. Gli albanesi hanno in genere ripopolato paesi già esistenti, di rado ne hanno costruito di nuovi. A dispetto delle loro differenti origini e della notevole frammentazione territoriale, i paesi di lingua albanese formano uno spazio culturale unitario, la cosiddetta Arberia, che, come tale, ha svolto un ruolo importante nella storia dell'intero popolo albanese. Il numero degli arbareshe (albanesi d'Italia) è stimato in circa 100.000 unità. Con molte e accentuate particolarità locali, la lingua parlata dalla minoranza arbareshe è collegata alla variante tosko dell'albanese, che è lingua ufficiale della madre patria.
All'origine degli insediamenti albanesi in Sicilia potrebbero esservi mercenari ingaggiati dagli aragonesi. Costituitasi a Piana, la colonia albanese venne rafforzata da ulteriori immigrazioni, forse patrocinate dai primi elementi della stessa, che hanno avuto luogo soprattutto nella seconda metà del XV secolo. Il numero dei parlanti attivi potrebbe ancora oggi superare le 10.000 unità.
Sono elencati i comuni dichiaratisi minoritari secondo la legge 482/99.
PALERMO:
Piana degli Albanesi - Contessa Entellina - Mezzojuso - S. Cristina Gela - Palazzo Adriano
Per approfondimenti:
Kellner Heidrun, Die albanische Minderheit in Sizilien, Harrassowitz, Wiesbaden, 1972
Collocazione: M 94580049 KEL 1
Mandalà Matteo (a cura di), Cinque secoli di cultura albanese in Sicilia, A. C. Mirror, Palermo, 2003
www.arbitali.it
www.mondoalbanese.org
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