Inaugurata nel pomeriggio (venerdì 3 maggio) e visbile fino
al 10 maggio in una delle vetrate del Palazzo della Regione di Trento la mostra
"Io e gli altri". L'esposizione è stata ideata e e realizzata dal
Centro di giustizia riparativa dell'ente, nell’ambito dell’attività nel settore
minorile, in collaborazione con l’Ufficio di servizio sociale per i minorenni
presso il Tribunale per i minorenni di Trento, il Serd, l'Associazione
"Libera" Trentino e l'Associazione "Aft Onlus". Il progetto
#ioripar(t)o ha consentito a 11 ragazzi dai 16 ai 19 anni in carico ai servizi
sociali per aver commesso dei reati di affrontare un percorso di dialogo e di
riparazione coinvolgendo enti, famiglie, comunità. "I ragazzi hanno potuto
esplorare alcuni aspetti di sé e delle proprie relazioni attraverso riflessioni
di gruppo e l’utilizzo di diverse tecniche artistiche sotto la guida della
co-direttrice dell’associazione Aft Onlus di Trento, Paola Maria Meina",
ha spiegato Laura Arieti del Centro di giustizia riparativa. Frutto di questo
laboratorio sono le opere d'arte che resteranno esposte al pubblico fino al 10
maggio.
"Sono rimasto molto colpito - ha detto l'assessore
regionale Claudio Cia - dalla positività che trasmettono i lavori dei ragazzi,
questo è un segnale davvero bello". "Ad un certo punto - ha ricordato Meina - mi sono commossa,
rendendomi conto della strada che stavano facendo i ragazzi e del fatto che
stavano iniziando a porsi delle domande su loro stessi e che quindi stavano
facendo un percorso. Un'esperienza davvero bellissima".
Nell’approccio riparativo che ha caratterizzato tutto il
progetto, "la mostra -ha detto Arieti - assume lo scopo di condividere con
la comunità più ampia il lavoro che i ragazzi hanno svolto e di renderla
partecipe di tutto il percorso di riflessione, affinché esso possa costituire
per il mondo degli adulti, al quale principalmente si rivolge, una base di
pensiero capace di innescare più efficaci strategie preventive".
Oltre al percorso che ha permesso l’organizzazione della
mostra, il Centro di giustizia riparativa ne ha coordinato un altro assieme ai
volontari di "Libera - associazioni nomi e numeri contro le mafie"
che ha consentito ai ragazzi di conoscere l’attività, i principi e gli
obiettivi dell’associazione e di sperimentarsi attivamente come figure di
supporto durante gli eventi della settimana dedicata al progetto "Idee in
viaggio contro mafie e corruzioni" svoltasi in Trentino dal 1 al 7 marzo
2019. Il progetto #ioripar(t)o ha inoltre previsto un momento di confronto
condotto dalle mediatrici del centro secondo l’approccio riparativo, che ha
consentito ai ragazzi e alle loro famiglie "di darsi un tempo per
condividere esperienze e vissuti, per chiarirsi, ascoltarsi e comprendersi
senza giudicarsi". Attraverso la giustizia riparativa, concludono i
responsabili del Centro regionale, "questo percorso ha inteso dunque
favorire la responsabilizzazione e la partecipazione attiva dei minori
coinvolti, la cura delle relazioni sociali in qualche modo lacerate dal reato,
e lo svolgimento di attività di riparazione significative".
Data: 03/05/2019 |