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LA I COMMISSIONE LEGISLATIVA LICENZIA IL DDL DI RIFORMA DELLA LEGGE REGIONALE 1/2005

 
 
LA I COMMISSIONE LEGISLATIVA LICENZIA IL DDL DI RIFORMA DELLA LEGGE REGIONALE 1/2005
E’ stato licenziato dalla I Commissione legislativa regionale il ddl 53 che riforma la legge regionale 1/2005 in materia di previdenza integrativa e assegno regionale al nucleo familiare. Le novità introdotte fanno seguito alla volontà della Giunta regionale di rafforzare le competenze in materia previdenziale della Regione e di valorizzare le titolarità delle Provincie Autonome di Bolzano e Trento nel campo delle politiche familiari.
L’Assessora regionale alla previdenza Violetta Plotegher sin dall’inizio della XV Legislatura ha   ravvisato la necessità di questa riforma, anche per correggere la presenza di iniquità rispetto ai vincoli di accesso e agli importi assegnati fra le diverse situazioni familiari e soprattutto una difficoltà ad armonizzazione l’intervento con gli assegni nazionali e provinciali già attivi sul territorio. L’assegno regionale al nucleo familiare era nato come misura aggiuntiva all’assegno statale erogato dell’INPS ai lavoratori con figli, ma si è successivamente trasformato in un intervento esteso a tutti i nuclei familiari, divenendo un sostegno alle famiglie basato sul reddito e il numero dei figli, di tipo assistenziale. 
Lo Statuto di Autonomia riconosce alla Regione competenze in materia di previdenza e attribuisce alle due Province competenze in materia di assistenza sociale. La prima proposta di riforma prevedeva di riconoscere queste diverse competenze attribuendo alle Provincie Autonome la titolarità della definizione dei criteri di accesso e gli importi, eliminando così le tabelle della Regione, per favorire la necessaria armonizzazione con gli altri assegni erogati e gli interventi di sostegno familiare a livello territoriale. 
In ragione dell’accordo tra il Governo, la Regione Autonoma TAA e le Province Autonome di Trento e Bolzano in materia di finanza pubblica le Provincie Autonome hanno maggiorato le loro entrate di un decimo dell’IVA (previste di circa 75 milioni ciascuna), con corrispondente riduzione di questa entrata erariale per la Regione.  
Così le Provincie hanno la piena titolarità delle politiche sociali per le famiglie e degli assegni per il loro sostegno e le risorse necessarie per questi interventi. Per questo la riforma della norma è stata aggiornata con l’abrogazione dell’articolo 3 della legge 1/2005. 
Secondo l’attuale proposta di legge, a partire dal 1 gennaio 2018 l'assegno regionale al nucleo familiare non sarà più dunque un provvedimento regolato dalla Regione ma le due Provincie Autonome avranno i loro specifici Assegni Provinciali di sostegno alle famiglie con figli.
Allo stesso tempo l’Assessora Plotegher rinforza le competenze previdenziali della Regione, sostenendo e valorizzando gli interventi in materia di previdenza integrativa che hanno impatto familiare. Un emendamento infatti estende la copertura previdenziale prevista nel caso della nascita o dell’adozione di un figlio per i primi tre anni di vita del bambino anche nel caso di accoglienza in famiglia di un/a bambino/a in affido, a prescindere dall’età e per tutta la durata dell’affidamento stesso. Sicuramente importante sarà inoltre diffondere la conoscenza fra i cittadini ed estendere l’attivazione da parte delle Provincie Autonome degli interventi per il sostegno alla copertura previdenziale per chi ha compiti di cura verso familiari non autosufficienti. 



Data: 20/05/2016