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PREVIDENZA, APPROVATE LE MODIFICHE ALLA NORMATIVA

 
 
PREVIDENZA, APPROVATE LE MODIFICHE ALLA NORMATIVA
Su proposta dell’assessora regionale Violetta Plotegher sono state discusse e approvate in consiglio regionale, in occasione dell’assestamento di bilancio, alcune modifiche migliorative degli interventi regionali che prevedono contributi a sostegno della previdenza obbligatoria e complementare per le persone che si dedicano alla cura dei figli o all’assistenza di familiari non autosufficienti.

Riguardo al contributo destinato alla copertura previdenziale dei periodi dedicati alla cura dei figli minori di 3 anni o di minori affidati, una delle modifiche principali consiste nel prevedere un contributo per i lavoratori autonomi e i liberi professionisti. Costoro non possono effettuare, infatti, i versamenti volontari, come chi non svolge alcuna attività lavorativa, se non cessano completamente l’attività e non chiudono la partita IVA. La misura approvata prevede invece che il contributo, che può arrivare fino ad un massimo di euro 4.000 all’anno, possa essere richiesto a sostegno dei versamenti previdenziali obbligatori. Non si richiederà quindi in questo caso la completa astensione dal lavoro, ma poiché l’arrivo di un figlio implica sicuramente una riduzione dell’attività lavorativa e quindi una riduzione della contribuzione previdenziale, anche i lavoratori autonomi meritano di essere sostenuti sotto il profilo contributivo durante i periodi di cura dei figli. A sostegno dei versamenti volontari all’INPS di chi si dedica completamente alla cura dei figli,  già a dicembre 2016 con la legge regionale di stabilità e stato previsto un aumento da 7 mila a 9 mila euro e di conseguenza  verrà aumentato da 3 mila 500 euro a 4 mila 500 euro il contributo previsto per chi, durante tale periodo di cura, svolge un’attività lavorativa a tempo parziale.
I contributi previdenziali della Regione possono essere concessi contemporaneamente sia per il sostegno dei versamenti volontari all’INPS che per il sostegno della previdenza complementare. Per la previdenza complementare l’importo massimo del contributo è pari a euro 4 mila all’anno. La possibilità di fruire dei contributi è stata estesa anche nel caso di minori in affidamento e spettano per tutta la durata dell’affidamento stesso e a prescindere dall’età del minore.Verrà aumentato da 7 mila a 9 mila euro anche il contributo previsto per coloro che si dedicano all’assistenza dei figli o affidati non autosufficienti minori di cinque anni.Per le persone che si dedicano all’assistenza di familiari non autosufficienti, la novità è l’estensione del contributo ai lavoratori del settore pubblico in aspettativa; finora l’intervento era destinato ai lavoratori del settore pubblico solo in caso di svolgimento dell’attività lavorativa a tempo parziale. 
Infine, alla luce del fatto che i requisiti pensionistici per i dipendenti pubblici sono negli ultimi anni profondamente cambiati fino ad essere di fatto parificati a quelli dei dipendenti privati, è stato aperto agli ex dipendenti del settore pubblico l’intervento a sostegno della prosecuzione volontaria destinato a coloro che hanno figli minorenni, hanno compiuto i 55 anni di età o hanno 50 anni e hanno perso il lavoro.
"La Regione, con la sua competenza per la previdenza integrativa e complemplementare, intende continuare a riconoscere concretamente il lavoro di cura familiare", afferma l'assessora Violetta Plotegher. "In particolare - aggiunge - siamo preoccupati di proteggere le donne che hanno mediamente una pensione che è  la metà rispetto agli uomini. Siamo in una situazione in cui, soprattutto per le donne, le difficoltà di conciliazione tra lavoro e vita familiare o la scelta di ridurre il tempo del lavoro per dedicarsi alla cura di un figlio o una persona non autosufficiente, rischiano di creare periodi di vuoto contributivo e quindi di ridurre l'importo della futura pensione".



Data: 20/07/2017