E’ attivo dal 1 giugno 2004 in regione il Centro di mediazione penale, una struttura a carattere pubblico, articolata in due sezioni con sede rispettivamente a Trento e a Bolzano.
Il Centro svolge attività di mediazione gratuita per quanto riguarda i casi relativi a procedimenti penali a querela, sottoposti dai giudici di pace all’attenzione del Centro medesimo. Le parti interessate, anche con l’ausilio dei loro avvocati, possono chiedere di fruire di questa opportunità tramite il giudice di pace davanti al quale sono convocati.
La mediazione è una attività in cui una terza parte neutrale, il mediatore, ha il compito di favorire la comunicazione tra due o più soggetti in conflitto che la legge identifica con l’autore e la vittima del reato.
La mediazione offre alle persone coinvolte in un reato la possibilità di esporre i fatti e di esprimere i propri sentimenti rispetto a ciò che è accaduto e può favorire modalità riparatorie delle conseguenze del reato.
Il Centro di mediazione penale è stato costituito a cura della Regione Trentino-Alto Adige al fine di supportare l’attività dei giudici di pace che operano in regione consentendo agli stessi di avvalersi della attività di mediazione, così come previsto dalla legge (art. 29 comma 4 del decreto legislativo 28 agosto 2000 n. 274).
A decorrere dal 1 ottobre 2005 sono inoltre stati attivati percorsi di mediazione anche in ambito minorile per quanto riguarda la provincia di Trento. In tal modo la Regione Trentino-Alto Adige ha assicurato alle Autorità giudiziarie minorili della provincia di Trento e all’Ufficio servizio sociale per i minorenni di Trento la possibilità di fruire del servizio di mediazione svolto dal Centro.
Successivamente, nell’ambito della collaborazione prevista dall’Intesa istituzionale siglata nel 2012 da Ministero della Giustizia, Provincia Autonoma di Trento e Regione Autonoma Trentino-Alto Adige, anche i Servizi periferici dell’Amministrazione Penitenziaria, hanno potuto avvalersi del Centro al fine di realizzare, nell’ambito dell’esecuzione della pena all’interno della casa circondariale o nel corso dell’esecuzione penale esterna, l’attività di mediazione tra autore e vittima del reato, lo sviluppo di attività riparatorie in favore della vittima e della comunità e la costruzione di progetti di riparazione.
Intesa istituzionale 13 settembre 2012
A seguito dell’introduzione, con la legge 67/2014, dell’istituto della messa alla prova anche per gli imputati adulti, con Protocollo di Intesa sottoscritto nel mese di aprile 2015 tra il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria e la Regione Autonoma Trentino-Alto Adige, le risorse del Centro sono state messe a disposizione per l’attivazione di percorsi di mediazione tra vittima e autore del reato nell’ambito dei programmi trattamentali predisposti dagli Uffici di esecuzione penale esterna.
Protocollo d’Intesa 29-30 aprile 2015
A seguito del Protocollo d'Intesa del 5 ottobre 2015 sottoscritto dalla Regione Autonoma Trentino-Alto Adige e il Consiglio della Provincia Autonoma di Trento, il Centro per la Mediazione collabora con il Difensore Civico di Trento nelle funzioni di garante dei minori per l'attività di ascolto dei minori e per l'eventuale progettazione e attivazione di percorsi ed iniziative ad hoc, anche di mediazione, che possono riguardare, oltre al minore, la famiglia o altri soggetti o enti a vario titolo coinvolti.
Protocollo d'Intesa 5 ottobre 2015
CENTRO DI GIUSTIZIA RIPARATIVA
TRENTO: palazzo della Regione, via Gazzoletti, 2 Trento
Tel. 0461 201922 – 201923 - Fax 0461 201423
BOLZANO: palazzo della Regione, piazza Università, 3 Bolzano
Tel. 0471 322119 - Fax 0471 322156